di Marco Di Salvo
«I ministri degli Esteri Angelino Alfano e dell’Interno Marco Minniti hanno concesso la cittadinanza al piccolo Alfie. In tale modo il governo italiano auspica che l’essere cittadino italiano permetta, al bambino, l’immediato trasferimento in Italia». Con questo comunicato congiunto di poche righe ieri anche l’Italia entra nella cronaca del caso Alfie Evans, il bambino inglese che vive attaccato a una macchina a causa di una malattia cerebrale.
Ora non staremo a disquisire della legittimità dell’atto, né delle sue conseguenze di legalità internazionale dal punto di vista dei rapporti tra paesi diversi. Ci permettiamo di fare notare solo un paio di cose, affinché restino a futura memoria (come diceva un prestigioso Cittadino di Racalmuto, che aggiungeva anche “se la memoria ha un futuro”).
Solo un paese ipocrita fino al midollo può approvare senza un moto di sincero disgusto una scelta così imbarazzante dal punto di vista etico e dalle motivazioni squisitamente propagandistiche, per di più sulla pelle di un innocente inconsapevole.
Solo un paese rappresentato da una classe dirigente con seri problemi di laicità (e un costante senso di inferiorità congenita nei confronti di chi comanda Oltretevere) si lancia in crociate “sulla vita” che servono solo a confortare i rapporti di sudditanza e di potere (marcio) tra l’una e l’altra sponda del Tevere.
Solo un paese ridicolo, ma ridicolo fino in fondo, può commentare (prendendola sul serio) l’uscita di due rappresentanti di un governo dimissionario che trovano il tempo per concedere la cittadinanza ad un bambino straniero non in grado di intendere e di volere, mentre lo stesso governo, e gli stessi ministri, nulla hanno fatto e farà per difendere una legge sul diritto di cittadinanza di migliaia di adolescenti nati in Italia da genitori stranieri.
Solo un governo imbarazzante (e dei ministri come Minniti) sono in grado di dare la cittadinanza ad un bambino non in grado di intendere e di volere e nel contempo di trattare con tutte le bande criminali libiche (dando loro la parvenza di entità statuali e fornendoli di strumenti come motovedette ed altro), per far si che migliaia di bisognosi non riescano a sfuggire al loro presente fatto di soprusi, violenza e sofferenza.
Solo un paese di ipocriti può contemporaneamente gioire alla notizia della cittadinanza per Alfie, brindare al fallimento dello Ius Soli e complimentarsi per l’accanimento delle procure siciliane contro le Ong che operano nel Mediterraneo.
Solo un paese. Il nostro.